I ponti termici sono punti di discontinuità delle strutture e delle geometrie che modificano la conduzione termica dei materiali e pertanto necessitano un trattamento speciale.

In realtà una buona costruzione dovrebbe non avere ponti termici, ma non è sempre così! Cosa sono? Come si eliminano? Cosa comportano?

Ed in effetti la pratica di posa del cappotto termico va in questa direzione, non curandosi di quanto sia all’interno dello strato isolante.

Oggi la normativa impone un calcolo preciso delle dispersioni nei ponti termici, vediamo il perché sia necessario trattare questi punti in maniera più accurata.

Esistono due tipologie di ponti termici: quello geometrico e quello costruttivo.

Per ponte termico geometrico si intende quando ci troviamo di fronte ad una non planarità delle strutture, per esempio negli spigoli dei muri o negli angoli dei soffitti o dei pavimenti.

Per ponte termico costruttivo si intende quando due materiali diversi (quindi con caratteristiche termiche diverse) sono in contatto e quindi l’onda di calore subisce variazioni repentine.

Lo spiacevole fenomeno che si fa ricollegare ad una mancata correzione dei ponti termici sono le muffe ed i fenomeni di condensa all’interno degli ambienti.

Un buon isolamento a cappotto esterno, quando possibile, tende ad eliminare completamente il problema lasciando fredde le superfici esterne e calde quelle interne con una distribuzione delle temperature uniforme anche in prossimità di cambi di materiale (pilatri/travi e murature di tamponamento).